martedì 23 ottobre 2007

Favorisca i documenti.



Ormai è chiaro: la politica dà alla testa.
Il 12 ottobre è stato portato alla camera un disegno di legge, scritto il 3 agosto mentre la maggior parte di noi aspettava il week-end per fare una scappata al mare, che prevede che qualsiasi prodotto editoriale, sia esso destinato all'intrattenimento o alla divulgazione, venga registrato al ROC (registro degli operatori di comunicazione). Non sono esclusi i siti internet e i blog, dal momento che, come cita l'articolo 5: "
Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative". L'avvocato Valentino Spataro ha scoperto la magagna e ha rivelato che il ddl serve a difendere dalle diffamazioni, nient'altro. Come se chiunque apra un blog lo faccia con il solo scopo di dire peste e corna di qualcun altro. Il che, perlatro, potrebbe anche succedere ma quando mai, e soprattutto nella mente di chi, un blog può avere il credito di un giornale? A questo punto mancherebbe solo il Papa con un ulteriore comandamento (mi pare che l'undicesimo l'abbia già aggiunto) che ci avverta che chiunque parli male del prossimo patirà le pene dell'inferno. Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, dal suo sito -non ancora registrato al ROC- si affretta a dire che lui il disegno di legge l'ha firmato sì, ma che non l'aveva letto bene. E questa dovrebbe essere una giustificazione? Ti passano un foglio e tu firmi? A casa!
Secondo Di Pietro questo provvedimento deve essere immediatamente bloccato.
Per chiarezza c'è da dire che il ddl è partito dalla mente di Riccardo Levi, sottosegretario alla presidenza del consiglio e braccio destro di Prodi. E questa non è diffamazione.
A questo punto avrei una domanda per il sottosegretario: Riccà, ammessa e non concessa a quei livelli una tale ignoranza in materia, ma volgendo il tuo sguardo oltre i bei soprammobili della tua scrivania, e guardando verso il resto del mondo, non ti sei mai chiesto perché negli altri paesi una legge del genere non sia mai stata nemmeno presa in esame? Peccato che tu non l'abbia fatto, ci saremmo risparmiati un'altra figura di merda mondiale.

Nessun commento: