Fantasmi Romani è un libro annoiato e non noioso, prevedibile ma non banale, volutamente statico e superficiale, esattamente la caricatura del vero protagonista: la borghesia.
Luigi Malerba propone gli sfoghi silenziosi e alternati di una coppia scoppiata, fra attici e studi stilizzati di pseudo artisti della romabene. I capitoli non hanno numeri né titoli ma i nomi propri dei due attori principali, Giano e Clarissa. Niente è importante, non la psicologia dei personaggi, non la descrizione dei luoghi, non l'evoluzione degli avvenimenti e persino non la fine, tant'è che l'epilogo ha due finali diversi, interscambiabili a scelta ed entrambi brutti.
Consigliato a chi ha amato "Scene da un matrimonio".
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