lunedì 1 marzo 2010

Leggi squadriste e complotti alle elezioni regionali.

Succede che la lista del Pdl per la candidatura alle regionali del Lazio di fine marzo non è stata presentata in tempo utile. Che sarà stata una disattenzione? Una perdita di tempo nei cavilli burocratici? Qualche bagarre all'interno del partito per stilare la lista definitiva? No, niente di tutto questo. Piuttosto altro, e questo "altro" rivela molto di più di quanto non voglia.
L'incaricato a presentare la lista al Tribunale di Roma, tale Alfredo Milioni, c'era eccome. Era arrivato puntuale e con tutta la documentazione utile in mano. Ma poi è successo, come ammette lui stesso, che si è andato a fare un giro e ne ha "approfittato per mangiare qualcosa" salvo poi tornare "in tutta tranquillità" e fuori tempo massimo. "Corbezzoli che sciocco che son stato", deve aver pensato. Macchè, l'immediato pensiero è stato di tutt'altra natura e ben lontano dal mea-culpa legittimo. Piuttosto sono gli altri a essere degli "squadristi", non noi ad aver sbagliato, sostiene a gran voce la Polverini. Già perché se c'è un regolamento e una scadenza è del tutto secondario che poi bisogna rispettarli. Si blatera di diritti violati, ma ancora non si è sentito ammettere uno sbaglio personale. D'altronde il Pdl ci ha manifestamente dimostrato la superiorità dello schieramento davanti alle regole e alle leggi. Figurarsi: non si osserva la Costituzione, cosa vuoi che siano quattro paletti istituzionali? Roba per gli altri, non certo per loro! A 'sto giro oltre al treno mi sa che si sta perdendo anche la faccia.

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