mercoledì 8 ottobre 2008

Stracchini volanti.



Rimettete nella libreria Withman, Keats e Leopardi. Smettete di sospirare su SaraK o Chopin. Da qualche tempo, infatti, la poesia ha nuove sembianze, nuove ali.
Sono quelle degli stracchini volanti di NonnoNanni, che sorvolano campi di grano, amanti infrattati nell'erba, vecchi che osservano il cielo dai tetti, e planano proprio sulla tavola del consumatore che non ne è nemmeno stupito. Ah, che bella idea trasformare il formaggio in un coleottero, in un piccione, in un qualunque altro essere animato che vola in stormi proprio come le locuste dell'Abisso o gli Uccelli di Hitchcock.
Complimenti all'agenzia NO e a NonnoNanni, "il nonno più buono che c'è".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non mi toccate nonno Nanni, il nonno più buono che c'è.