martedì 14 aprile 2009

Il Concavo, il Convesso e l'Interpretazione.

Qualche tempo fa c'è stata la bellissima mostra su Munari e, come spesso accade quando ci si confronta con l'arte moderna, uno dei divertimenti maggiori è ascoltare i commenti degli "intenditori". Così, davanti a un parete ad angolo che portava scritto il titolo "concavo e convesso", gli spettatori non hanno resistito e si sono lanciati in ogni sorta di interpretazione.
"Vedi cara -diceva una donna a una ragazzina adolescente- questa è la rappresentazione dello spazio tridimensionale perché da qualunque parte guardi l'opera avrai sempre una parte concava e una convessa".
Poi c'è stato l'esistenzialista: "Sì, certo, quest'angolo fa riflettere sulla vita e il concavo e il convesso sono solo strutture mentali di cui dobbiamo liberarci".
Ma il più azzardato diceva così, forse con un tocco di egocentrismo tipico di questi anni: "Munari in questo modo ha voluto farci partecipare dell'opera perché mentre ha costruito una parete ad angolo proponendoci il concavo, ha immaginato che il convesso fossimo noi che guardiamo ammirati".
Chiaramente quella era solo una parete bianca e vuota perché l'opera in questione non era esposta, eccola qui sotto in una fotografia.


Stiamo parlando di Munari, non di Yoko Ono!

3 commenti:

dandaworld ha detto...

:D
Troppo bello!!! M'immagino le risate che Mu Mu si è fatto dall'aldilà!!!

nora dioca ha detto...

Pensa che quando ho conosciuto Bruno Munari, a casa sua, in viale regina margherita a milano, aveva appeso al soffitto proprio un "convesso concavo" simile!

...molte risate comunque!
:)

Niky Rocks ha detto...

chiara, fortunata che sei!