sabato 28 novembre 2009

I cani da guardia incitano allo scontro.

Questa rete che si organizza contro Berlusconi, questa piccola minoranza di rivoltosi che non ci sta ad abbassare la testa, questi comunisti e miscredenti che stanno sempre a lamentarsi, beh questi, cominciano a dare un po' fastidio al Premier. Così i fedelissimi danno sfogo a tutta la creatività che possiedono per inventare nuovi diversivi e ostacoli per chiunque dimostri una qualche riluttanza ad assoggettarsi. Siccome, però, di creatività non ne hanno moltissima, ecco che ricorrono ai manuali basici della guerriglia urbana che non si usano più dal 1977.
E' il caso, ad esempio, di Giorgio Clelio Stracquadanio, Pdl, classe 1959, giornalista per Feltri e per Il Tempo, consigliere politico della Gelmini, probabile ghostwriter di Berlusconi e fondatore del quotidiano online Il Predellino. Quest'uomo, da bravo soldatino quale è stato finora, ha avuto la brillante idea di indire, come protesta al No BerlusconiDay, un Sì BerlusconiDay. E quando? Lo stesso giorno, alla stessa ora e nello stesso luogo del primo. Praticamente un genio della strategia, l'idolo di ogni provocatore mascherato. Nemmeno Cossiga avrebbe saputo fare di meglio per far passare inosservato il tentativo di aizzare le piazze allo scontro. Fortuna che al suo richiamo a manifestare hanno aderito circa una 70ina di persone via web. Ma si sa che il popolo di Berlusconi non scende in piazza, mica sono leghisti. Quelli che stimano il Premier al punto di battersi quasi fisicamente per le sue personalissime battaglie, sono solo i suoi stipendiati, il resto degli ammiratori è proprio come lui: attento solo al proprio tornaconto personale.

Nessun commento: