martedì 23 marzo 2010

Chi mi ama mi segua.

Oggi è morto Emanuele Pirella, e non crediate di non conoscerlo perché è stato colui che ha inventato alcuni di quelli che oggi sono diventati slogan del nostro comune parlare (come quello che vedete in questa foto). Chissà, forse adesso discorre su una nuvoletta con la creatività italiana, morta parecchio tempo fa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare Emanuele ricordando in che paese gli è toccato vivere e lavorare. Quando uscì la sua campagna per i jeans Jesus col celebre slogan "Chi mi ama mi segua" stampato bello grosso sul posteriore di un paio di shorts quanto mai eye-catching, l'Italia non era ancora il bordello del sultano e l'immagine della donna era tanto ben difesa dalle donne in carne e ossa da non rischiare alcun degrado a causa di un annuncio pubblicitario - che fra l'altro era circondato da un panorama mediatico tanto castigato da risultare più liberatorio che osée. Eppure sui giornali per settimane si alternarono anatemi di pseudointellettuali benpensanti (nonché sacerdoti, figurarsi) che oltre che dall'accostamento di cotanto brand name a cotanto culo si dicevano indignati dall'uso di una frase "rivolta da Gesù agli apostoli". Spero che tutti costoro siano passati a miglior vita prima di essere informati che "Chi mi ama mi segua" è una frase in realtà attribuita a Filippo il Bello, che si dice l'abbia pronunciata nel corso di una furiosa battaglia per spronare i suoi all'ultimo assalto. Altrimenti verrebbe da sospettare che i suddetti ignorantissimi baciapile siano morti non di malattia né per incidente ma bensì di vergogna. Marco