mercoledì 23 maggio 2007

Spazio e Tempo



L’unità di misura dello spazio per noi è il metro. Ma attualmente, seguendo i dettami delle ultime tendenze immobiliari, si tende all’approssimazione che molto spesso avviene per difetto. Così, chiunque voglia rendersi conto di quanto effettivamente siano lunghi 100 centimetri, non dovrà fare altro che recarsi al Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi. Il modello di metro, dal 1790 si trova là chiuso nella custodia originale di legno, foderata di velluto rosso, proprio come fosse una Fender.
Quella che invece si può osservare a Roma è l’unità di misura del tempo. E non sto parlando né di orologi al quarzo ad alta tecnologia che vengono inaugurati e dopo pochi giorni restano bloccati sull’ora dell’inaugurazione, né di servizi di “ora-esatta” che hanno il momento di massima celebrità solo la sera di Capodanno. Sto parlando della più piccola frazione di nanosecondo che si possa immaginare. Tutti quelli che possiedono una macchina hanno già capito: è il momento esatto che intercorre fra lo scatto del verde al semaforo e il clacson di qualcuno che non si trova in pole position. Così, nell’attesa che questo modello infinitesimale di tempo venga catturato ed esposto sottovetro, non ci resta che apprezzare gli sforzi di qualche scienziato al volante che si dedica alle sue indagini comodamente seduto nella sua vettura.

3 commenti:

ghettoculturale ha detto...

per me il nanosecondo è l'unità infinitesimale di tempo utile a chiudere la finestra di Safari prima che la persona dietro di me si accorga che non sto lavorando, ma sto bensì cazzeggiando su internet.

Niky Rocks ha detto...

Gentile platea, Gofordynamite ha aappena presentato "L'unità di misura del tempo di uno che lavora a Milano".

Anonimo ha detto...

per me il nanosecondo é quello che arriva in ritardo perché ha le gambette corte corte.