lunedì 31 marzo 2008

Sapete quanti sono i candidati a sindaco di Roma?

Sono 15 gli aspiranti a sindaco di Roma. Accanto ai nomi noti se ne trovano altri abbastanza ignoti, per un totale di 31 liste chiamate all'appoggio. E meno male che stavamo dicendo basta ai piccoli partiti.
Ecco i candidati e le notizie che sono riuscita a trovare:
Francesco Rutelli (PD): fra i suoi propositi c'è anche quello di far pagare il parcheggio con il cellulare. Sì perché lui è il promotore del progresso. E allora ecco anche i bus a biodiesel, sfruttare l'energia alternativa, abbattere le scartoffie in favore della Info-mobilità. Il telelavoro, la telemedicina ma non il teletrasporto. Infatti la mobilità urbana resta ancorata alla metropolitana con apertura della linea B1, C e D e il prolungamento della A e della B. Insomma fedele allo scavo e al traforo del suolo pubblico.
Gianni Alemanno (Pdl): il programma sarà presentato oggi alle 11 a Palazzo Wedekind in piazza Colonna. Dai suoi manifesti sappiamo però quello che vuole: "Voglio una città senza traffico", "Voglio una città serena", "Voglio una città sicura", "Voglio due stadi, uno per la Roma e uno per la Lazio" e ci rendiamo conto che "Roma cambia".
Luciano Ciocchetti (Udc) propone il rafforzamento dei vigili urbani e un piano case per 20mila alloggi popolari (proposta simile a quella che fu presentata dalla giunta Veltroni).
Franco Grillini (Partito Socialista) prevede di potenziare il trasporto pubblico, di abolire le diversità culturali, religiose e personali, farebbe pagare l'Ici e il TaRi a tutti (ma proprio tutti, vaticano compreso), riqualificherebbe le case popolari, abolirebbe il precariato, favorirebbe l'uso di energie alternative, renderebbe la città su misura per tutti gli abitanti e farebbe in modo che anche agli animali fossero garantiti i diritti primari.
Per Francesco Storace (la Destra) il programma si riduce a pochi e precisi obiettivi: tolleranza zero contro nomadi e immigrati clandestini, sostegno alle famiglie, mutuo sociale e eliminazione del precariato.
E questi erano i noti, adesso le new entry:
Mario Baccini (la Rosa bianca) ha un programma schizofrenico perché mentre propone la tolleranza zero, promuove l'integrazione etnica nelle scuole. Mentre vorrebbe accordarsi con le Banche per agevolare i mutui e gli interessi fiscali, ripristinerebbe il portierato nei palazzi (ma lo sa quanto incide sulle spese condominiali?). Vorrebbe eliminare i cassonetti urbani e costruire enormi silos sulle arterie principali che portano in città.
Susanna Capristo (Partito comunista del Lavoratori) non rilascia programmi elettorali, ma di lei sappiamo che ha 33 anni, un figlio di 12 ed è una precaria della comunicazione e spettacolo.
Anche Armando Morgia (La sinistra critica) ha 33 anni ed è un precario, ma lui qualche punto di programma l'ha abbozzato, se non altro per prendere le distanze da Rutelli che a quanto pare non è troppo di sinistra per i suoi gusti, poiché si dimentica spesso della laicità, dell'antifascismo e delle periferie.
Serenetta Monti (Amici di Beppe Grillo) eliminerebbe l'Ici e proporrebbe soluzioni più vantaggiose per affittare e/o comprare casa. Inoltre si ripromette di risolvere la questione della precarietà lavorativa promettendo nuovi posti di lavoro con la ristrutturazione della gestione delle energie e dei rifiuti.
Umberto Calabrese (La mia Italia) ci anticipa che una campagna elettorale che prometta nuovi posti di lavoro non può essere credibile, così si offre di salvaguardare i posti di lavoro già esistenti ma che sono un po "traballanti" (in poche parole parla di precariato). Poi si butta sull'ambiente, e allora ecco decoro urbano, piste ciclabili, nuovi alberi e giardini...
Riguardo a Dario Di Francesco (movimento per la Autonomie) non sono riuscita a trovare nulla che dia l'idea di progetti. Se qualcuno ne sa qualcosa, vi prego di informarmi.
David Gramiccioli (movimento nazionale per il Delfino - sì avete letto bene, il delfino) è la voce storica di Radio Spazio Aperto i suoi programmi trattano di lavoro, problemi di casa, vivibilità delle realtà urbane e periferiche di Roma e provincia. Peccato che non sia riuscita a trovare nient'altro di più dettagliato, ma solo generalità (fonte).
Per Michele Baldi (Per Roma Baldi sindaco)il problema sicurezza si risolve spostando tutti i centri nomadi lontano dai centri abitati e fuori dal raccordo. Poi prevede sgravi fiscali per la costruzione di nuovi asili (attenzione "costruzione" e non "utilizzo"). L'eliminazione dell'Ici sulla prima casa, la lotta all'abusivismo commerciale, l'inserimento dell'educazione musicale nelle scuole primarie, l'obbligo della tassa d'ingresso per chiunque venga a visitare Roma e il ripristino dell'assessorato allo sport abolito da Veltroni (chiedetevi perché).
Raffaele D'Ambrosio (movimento per l'autonomia) è stato già citato in un precedente post e non ho nuove notizie da aggiungere.
Di Maurizio Sampaoli (Pensione e lavoro) non sono riuscita a trovare altro che questo.
Beh, che dire? C'è ampia scelta. Per approfondimenti sugli schieramenti e i colori dei candidati, vi invito ad aprire il primo link del post.

3 commenti:

ghettoculturale ha detto...

E allora ripristiniamolo, 'sto portierato! Un lavoro onesto e duro, tanto ambito quanto sottovalutato.

Comunque il tuo sunto dei programmi elettorali mi ha fatto quasi venire voglia di prendere la residenza a Roma, solo per il gusto di votare.

Niky Rocks ha detto...

E invece corri il rischio di pagare una tassa per entrare.
"Quanti siete, cosa portate..."

ghettoculturale ha detto...

Ma manco se porto da bere?