martedì 14 ottobre 2008

Il pelo nell'uovo.

Un codice alfanumerico sulle uova indica in che tipo di allevamento sono prodotte:
0= allevamento biologico- 1 gallina in 10mq su terreno aperto con vegetazione.
1=allevamento all'aperto- 1 gallina in 2,5mq su terreno aperto con vegetazione.
2=allevamento a terra- 7 galline in 1mq su terreno coperto di sabbia o paglia in capannoni senza finestre.
3=allevamento in gabbia- 25 galline in 1mq per tutta la "vita".

Oggi il 90% delle uova in Italia è ottenuto da galline stipate in gabbie di metallo così piccole da non poter muovere nemmeno le ali, costrette a stare per 17ore al giorno sotto una luce artificiale per stimolare fino all'inverosimile la produzione di uova. Quando un pulcino diventa produttivo, dopo 120giorni di vita, viene bombardato di antibiotici anche quando non serve.
Comprare uova con codice 2 e 3 significa premiare chi tortura gli animali.

2 commenti:

dandaworld ha detto...

Brava, Niky!
Ormai quando compro le uova al supermercato vado dritta su una sola marca, perché è l'unica in vendita lì che le produce biologiche. E siccome ci vado tardi, spesso, a fare la spesa, vedo che sullo scaffale rimangono quasi sempre solo uova biologiche. Perché la gente ancora non capisce? E poi non è solo una questione animalista!
Quando anch'io compravo le uova "normali" (ma sarebbe meglio definirle anormali) mi lamentavo che i rossi non fossero più così rossi, ma di un pallido giallino. Chissà che schifezze c'erano dentro e che basso contenuto di nutrienti!
Ora che prendo le biologiche non mi lamento più: l'uovo ha un tuorlo rosso, non si rompe mai, e il sapore di ciò che cucino è migliore.
Insomma, quando capiremo che dal maltrattamento degli animali non ne ricaviamo nulla di buono neanche per noi, sarà sempre troppo tardi!

nora dioca ha detto...

"L'uovo ha una forma perfetta, nonostante sia fatto col culo"
BRUNO MUNARI