martedì 24 luglio 2007

INA ASSITALIA campagna 2007


Sentivamo la necessità di un altro pupazzo nel mondo pubblicitario. Dopo tutti quelli creati dalla Nestlè, dalla Kinder e dai pannolini Pampers, è arrivata finalmente la Tartaruga di Ina Assitalia. Peccato che lei stessa creda di essere arrivata prima, come recita la sua filosofia di vita dai manifesti piazzati in ogni angolo della città. D’altra parte anche quella del paradosso di Zenone era convinta di poter battere Achille. In realtà c’è ben poco di filosofico nel suo motto che si riferisce alla polizza “Primo” proposta da una delle più grandi assicurazioni d’Italia per far fruttare al meglio il nostro TFR. Ecco spiegata anche la grammatica forzata: “L’importante è arrivare Primo” dove una corretta sintassi vorrebbe il plurale a seguito di una forma impersonale: “L’importante è arrivare primi”. Ma che importanza può avere un corretto uso della nostra lingua quando lo scopo dell’agenzia CasiraghiGreco& che ha creato la campagna pubblicitaria, come si legge nel sito della stessa, è il seguente: “non dare mai al cliente quello che vuole ma solo quello di cui ha bisogno”?
Ci si chiede perché si sia scelta una tartaruga come testimonial, quando invece si sta parlando di “arrivare primo”. E allora ecco la risposta che campeggia nel payoff: “Il tuo piano pensionistico corazzato”. E chi c’è di più corazzato di una tartaruga?
Sarà ma non mi sembra molto creativo prendere il nome del prodotto “Primo”, l’aggettivo che lo identifica “corazzato” e dare alla luce un altro pupazzo per bambini che in un solo colpo svilisce il prodotto stesso e vanifica l’aggettivo privandolo di senso.
Forse sarebbe stato meglio dirlo coi fiori.

2 commenti:

ghettoculturale ha detto...

Non mi sento di aggiungere nulla.

Anonimo ha detto...

ciao niko!
leggo che in Italia provano a offrire nuovi invidiabili orizzonti...
ora metto il tuo blog tra i miei preferiti.
allora ci si vede a settembre?
tu da queste parti quando passerai???
a presto!
edo