domenica 9 marzo 2008

EELS: un concerto in differita.

Ho sempre considerato gli Eels come un bel gruppo da sottofondo mentre si fa dell'altro: non conosco i testi delle loro canzoni, non conosco i titoli dei loro album e in generale non so nulla della loro storia. In poche parole: non sono una loro fan accanita. Nonostante ciò sono andata al concerto con le migliori intenzioni e l'entusiasmo che, anche solo per il semplice fatto di ascoltare musica in un posto che non fosse il Palalottomatica, meritava. Arrivata all'Auditorium mi accorgo subito che il pubblico degli Eels è molto vario: giovanissimi, meno giovani e tutti principalmente NERDS, nel senso buono del termine. Quelli cioè che non si fanno fregare dal marketing, quelli che scelgono con dovizia di scrupolosità un certo tipo di musica "alternativa", quelli con pochi fronzoli e molta coscenziosità. Un pubblico di nicchia, per dirla con una breve perifrasi. Si spengono le luci e capisco subito che quel lenzuolo arrangiato che copre il palco non è un sipario ma uno schermo. Mi sorbisco, per un'ora buona, un filmato sul padre del leader degli Eels Mark Oliver Everett. Ma non è solo una biografia, è piuttosto una lezione sulla fisica quantistica a cui, ammesso che a qualcuno potesse pur interessare, sarebbe stato corretto, quantomeno, apporre dei sottotitoli in inglese dal momento che l'intenzione è quella di propinarlo ogni sera del tour a persone che non è detto conoscano alla perfezione né la materia trattata né l'inglese. Ascolto innervosita un'ora di narcisismo spudorato sperando che avesse un senso logico con lo spettacolo che da lì a poco avrebbe avuto luogo, e vi anticipo subito che il tutto non aveva nessuno scopo se non quello di parlare solamente della genialità del padre di Mr E.
Quando, finalmente, i musicisti salgono sul palco gli spettatori sono allo stremo delle forze per l'enorme sforzo a cui sono stati sottoposti. Se lo scopo era quello di "pompare" l'attenzione per raccogliere una standing ovation alla prima entrata in scena, l'effetto invece è stato molto simile a quello che ci si aspetterebbe se i REM decidessero come spalla di apertura Grazia Di Michele o Ivana Spagna. Io personalmente avevo già deciso che avrei odiato gli Eels per tutto il resto della mia vita. Ma siccome al peggio non c'è mai fine, ecco cosa è successo dopo. Fra sketch, gag, dialoghi che si suppone dovessero divertire la platea, suonano in tutto 40minuti. Non so voi, ma io da un cantautore mi aspetto che suoni, principalmente, a un concerto e se invece gli prende la folgorazione profetica, perlomeno immagino che abbia qualcosa da dirmi che poi mi resti in tasca come un tesoro anche quando torno a casa. Invece il tutto era uno sbrodolarsi addosso, un cantare -ma forse questo non è affatto il termine adatto- le proprie lodi e un mettere in risalto, anche con battute autoironiche che avevano sempre gli EELS come soggetto, la loro bravura e popolarità. Diciamo che, dopo quell'inizio, forse non era decisamente il caso. Autoreferenzialità è decisamente la parola chiave di questo gruppo e in un momento storico in cui la stessa parola sembra accomunare un po' tutti, non mi è sembrata una gran novità. Ma siamo nell'epoca di youtube, dei blogger, del narcisismo allo stato brado, quindi forse si può supporre che anche la musica stia prendendo questa piega. Molto triste, decisamente.
In ogni caso, forse gli Eels hanno il pubblico che meritano dal momento che da quando il lenzuolo è calato e le canzoni (che per la cronaca durano tutte un minuto e mezzo) hanno suonato i loro accordi, tutti -TUTTI- hanno acceso i loro telefonini e hanno cominciato a riprendere lo spettacolo guardandolo da quel piccolo schermo, me compresa dal momento che ovunque girassi la testa avevo solo monitor microscopici davanti agli occhi.
Forse, come ho detto all'inizio, non sono una loro fan e certe cose non le capisco, e soprattutto non sono nello spirito adatto a giustificare ogni loro stronzata.

28 commenti:

Anonimo ha detto...

credo che prima di lasciare commenti di questo tipo o definire stronzate ciò che hai visto, minimo dovresti informarti sul percorso artistico e personale di un cantante...ma probabilmente tu sei più soggetto da Negramaro!

Niky Rocks ha detto...

Direi che per fare commenti su una cosa che ho visto, basta averla vista. Comunque forse tu sei più soggetto all'attacco. In ogni caso avevo già anticipato che non conosco nulla della loro biografia artistica e delle loro intenzioni artistiche.
La mia è una recensione PERSONALE della serata a cui ho assistito. O forse bisogna essere edotti per avere delle opinioni?

Anonimo ha detto...

In tutto questo... ma chi cazzo sono gli EELS?

Anonimo ha detto...

ma che concerto hai visto razza di rincoglionita? come si possono suonare e cantare 20 canzoni in 40 minuti?...infatti il concerto è durato quasi 2 ore. per quanto riguarda i telefonini, in galleria erano si e no 4...basta questo per capire che sei in malafede e che il biglietto te lo hanno magari regalato...mr e è un genio e tu probabilmente sul tuo lettore fai girare i pooh...vai a cagare stronza!

ghettoculturale ha detto...

Senti, lei forse non ha i tuoi stessi gusti, ma tu sei veramente un maleducato con seri problemi di controllo dell'ira. Fatti fare una dose di tranquillanti e vatti a rinchiudere in una clinichetta con le pareti imbottite, possibilmente molto lontano. Tanto non credo che il mondo ne soffrirebbe, anzi.

Niky Rocks ha detto...

uhhhhhhh!
Abbiamo fatto adirare qualcuno? Adesso sì che mi trema l'elastico delle mutande. D'altra parte mi sembra ovvio che esistono persone a cui si può propinare di tutto e sono contente così. Fossi stata una fan degli eels mi sarei incazzata il doppio per quella pagliacciata che hanno proposto. Ma per fortuna a qualcuno è piaciuto.

Anonimo ha detto...

Peace on the Earth.

Anonimo ha detto...

messaggio per nicky:
sono assolutamente d'accordo con te; ho gia' scritto un post sul concerto milanese e non mi dilungo. Raramente ho visto una persona + autocentrata ed arrrogante di mr. E.
Tenendo presente che lo conoscevo e che l'avevo visto altre due volte. Comunque a Milano a suonato
1h 30' e tra letture varie e qualche latra gag il mnutaggio e' sceso + 0 - a 1h 10'.
un po di umilta' farebbe bene a Mr E.
ps>: tutti quelli che postano insulti a prescindere da quello che uno scrive vuol dire che non sono in grado di poter affrontare un contradditorio con il proprio prossimo. Con buona pace di qualunque regola di CIVILE convivenza.
saluti a tutti
bob rock

Anonimo ha detto...

cara niky rocks(a proposito ghettodistocazzo, se io me ne vado in una clinichetta tu vatti ad ammazzare di seghe in una topaia, rincoglionito...)continui a sparare cazzate!definire il concerto di mr e una pagliacciata è una macroscopica cazzata!ma forse a te piacciono i negramaro...e parafrasando nanni moretti: ve li meritate i negramaro! è vero sono un fan di mr e(e forse anche un nerd...) ma ciò che mi fa incazzare non è una questione di "gusti" ma le puttanate, come "i 40 minuti di concerto" o la definizione di "pagliacciata"...detto questo suck bugiarda!

Niky Rocks ha detto...

Grazie Bob per il tuo contributo e soprattutto per quanto dici alla fine del tuo post. Se la gente impiegasse la stessa energia che spreca per litigare su queste cazzate, nell'interesse sociale e politico del nostro bel paese, forse non si starebbe così male.
Quanto all'anonimo mi dispiace dover constatare che non era fra quelli che hanno iniziato a fischiare e a battere i piedi per la durata eccessiva del filmato d'apertura. Magari invece era uno di quelli che se l'è gustato dall'inizio alla fine solo perché si vedeva Mr E. Anzi, chissà se è in grado di spiegarmi come mai la toeria del gatto avrebbe dovuto superare quella di Copenhagen. Sai, io non l'ho capita perché non conosco così bene l'inglese come Mr E immagina del resto del mondo al di fuori dei suoi anglofoni confini.

Niky Rocks ha detto...

Ah, un'altra cosa per la cronaca.
Ammetto chiunque spari merda su di me, ma non tollero lo stesso atteggiamento verso gli ospiti di questo blog, indi per cui se non si sa parlare appropriatamente mi vedrò costretta a censurare.

Anonimo ha detto...

Ah(!) Niky mi sa che l'altra sera non c'hai proprio capito un cazzo! Mi soffermo sul documentario pre-concerto che non era una pura esaltazione del genio-visonario del padre di Mark visto che sotto il profilo umano Hugh ne esce a pezzi(la prima volta che Mark ha toccato suo padre è stato da morto, e al primo tentativo di suicidio di Elisabeth, la sera a casa, alzando a malapena gli occhi dal giornale, Hugh è riuscito solo a dire: non credevo fosse così triste). L'altra sera tutto aveva un senso. Il documentario, le parole, la musica. Un'emozione unica e grandissima. Allora io mi chiedo che senso ha recensire un "concerto" di cui non si è capito un cazzo da ogni punto di vista definendolo assurdamente una pagliacciata.Quindi prima di sparare stronzate impara l'inglese e documentati...poi potrai sempre dire sta cosa mi è piaciuta oppure no, mi ha emozionata oppure no...ma senza raccontare frottole! Sei ridicola!

Anonimo ha detto...

Peace on the Earth, again.

ghettoculturale ha detto...

Caro anonimo,
le seghe lascio che se le facciano quelli come te, ai quali nessun essere dotato di un minimo di intelligenza oserebbe mai avvicinarsi.
A parte questo, le tue citazioni vanno oltre il ridicolo, ma non immagini nemmeno quanto sia divertente leggere le tue sparate. Ti prego, vai avanti.

Niky Rocks ha detto...

Beh, dai ci siamo quasi: sei quasi in grado di fare un discorso senza offendere nessuno. Allora saresti anche così gentile da spiegare il senso del filmato a chi, come me, non sa nulla della storia personale di MrE? Sapresti dirmi anche perché a nessuno degli Eels è venuto in mente che qualche sottotitolo (anche in inglese) avrebbe potuto aiutare la comprensione? Mi spieghi il motivo di un'ora di lezione sulla fisica quantistica e gli universi paralleli? Poi magari ti faccio anche qualche domanda sul concerto in sè per sè, adesso partiamo dall'inizio. Comunque concedimi una cosa: se vado a vedere un concerto sarà pure lecito che mi goda la musica o devo sapere vita, morte e miracoli di qualcuno per poterlo apprezzare? Scusa sai, ma io adoro Tom Waits nonostante non sappia nemmeno se sia sposato o no. E vaglielo a dire a Bob Dylan che per apprezzare la musica di qualcuno devi sapere che tipo di mutande indossava il primo giorno di scuola. Adesso, visto che conosci così bene l'inglese, prendi il vocabolario di italiano e vedi il significato di "autoreferenzialità", puoi davvero negare che gli Eels non ne abbiano? Ci vuole un po' di autocritica che poi non toglie nulla al mito.

Anonimo ha detto...

scusami se non sarò proprio esaustivo(devo pure lavorare)e poi non mi piacciono i blog, ci sono capitato per caso e alla fine siamo tutti anoimi...quindi sarò breve: i sottotitoli non ci sono perchè il documentario della bbc è recentissimo e probabilmente non si è fatto in tempo a sottotitolarlo(non si può parlare poi di... qualcuno degli eels, perche gli eels in realtà non esistono.... gli eels sono Mark) e poi in effetti si sopravvalutano gli italiani che non sanno l'inglese...ma in tutto questo anch'io sono d'accordo sul fatto che proiettare il documentario così senza sottotitoli in Italia alla fine è stato un errore di Mark. nel documentario è vero si parlava di fisica quantistica, della teoria dell'universo multiverso che ha influenzato letteratura e cinema e serie tv...Dick/Matrix/Star Trek solo (tre nomi vado di fretta scusa)...però si parlava anche, e per me soprattutto, della famiglia e della vita di Mark....tutto questo poi torna nella sua "poetica" nella sua musica...la storia di Mark fa parte di quell'America, dai padri assenti o violenti, destinata alla sconfitta, letta e vista tante volte nei libri e al cinema in film memorabili...che a noi piace/interessa... e poi vedere che alla fine uno ce la fa(Mark)...ci piace ancora di più! detto questo io non ho molto tempo , chiudo con un'ovvietà, adoro Mark, scrive canzoni bellissime, è un grandissimo musicista mi emoziona sempre! alla fine lo so che è sempre la solita solfa...e i gusti sono gusti...e la sensibilità...però non si può definirlo un pagliaccio...sull'autoreferenzialità ovviamente manco sono d'accordo però questo potrebbe essere un punto di vista accettabile se supportato da una conoscenza, che per tua stessa ammissione non hai, di mr e. Vi saluto e tolgo il disturbo.

juniorbonner ex-anonimo ma pur sempre anonimo
ciao

Niky Rocks ha detto...

Ok, grazie Junior adesso è più chiaro e mi dispiace di non averlo capito. D'altra parte non scrivo critiche musicali ma recensioni di quello che vedo con occhio inesperto.
Non è vero che siamo tutti anonimi (l'unico anonimo eri tu), io ci metto persino la faccia, quindi sarebbe carino che non ci si aggredisse perché (SORPRESA!) dall'altra parte del monitor ci sono persone. Quindi come sei disposto a tollerare e a cercare di capire un tuo mito, sarebbe anche il caso che tollerassi e capissi anche chi -potenzialmente- ti potrebbe essere più vicino. Grazie ancora per le spiegazioni, un ultimo passo sarebbe chiedere scusa per quanto hai detto finora, ma vabbeh non si può essere perfetti.

Anonimo ha detto...

certo che chiedo SCUSA! scusatemi non frequento blog è l'ignoranza nel campo fa questi effetti sgradevoli. ovviamente non avevo collegato bene il cervello alla tastiera e non mi ero manco accorto della tua faccia Niky in alto...faccia che trovo molto bella! non è ruffianeria è la verità e così come sono apparso....sparisco nella mia clinichetta, sperando di beccarci al prossimo concerto di Mr E...
per la cronaca vivo ad Ostuni e mi sono sciroppato 570+570 km di macchina per venire a Roma....
ciao!
juniorbonner

p.s. Into the wild è un film meraviglioso!

Niky Rocks ha detto...

Ciao Junior, alla prossima.

Anonimo ha detto...

Fuck!

subtitles (traduzione libera):

Mortacci!

Anonimo ha detto...

And now everybosy singing:

"Sai cos'è l'Isola di White...

Anonimo ha detto...

Caro junior sono più che completamente d'accordo con te.
Con tutta questa fame di blog io non so come ci si permetta di fare delle recensioni senza sapere di cosa si parla, senza essere informati, senza avere un minimo di background. Come puoi darti un nomignolo come Niky Rock se davanti ad un elevato esempio di Rock sei rimasta allibita forse eri troppo attenta a contare i telefonini accesi in sala o a fare delle selezioni del pubblico presente tra Nerd e non tanto per iniziare ad ASCOLTARE LA MUSICA ROCK che veniva proposta dai due musicisti in sala !!!!!!!!! non basta andare hai concerti o vestirsi con boot e capelli colorati e borchie per definirsi ROCK perciò smettila di SENTIRE ed inizia ad ASCOLTARE altrimenti farai sempre parte di tutta quella cerchia di gente di cui l'Italia è gremita e cioè il pubblico da musica così definita leggera da primo ascolto vedi Festivalbar o Sanremo e c.
Anche perchè non puoi considerare gli EELS un bel gruppo da sottofondo o forse oltre a non sapere cos'è il rock non sai nemmeno cosa sia della musica da sottofondo. Infatti gli EEls si esprimono con diverse formazioni con stili completamente diversi che spaziano dal melanconico tranquillo al blues assordante al perciò incomincia a comperarti o scaricarti come tu vuoi un po' di materiale per ASCOLTARE e poi sentenziare e infine in caso odiare!!!
insomma forse è il momento di crescere un po' in tutti i sensi cosa dici ?? e poi magari avere la pretesa di fare delle recensioni mia cara Niky e probanilmente è forse il caso anche indietro nel tempo e cerchi di capire da dove arriva la parola Rock da gli anni 60' in poi ce nè d'ascoltare di rockandroll cosìcchè al prossimo concerto di un a band simile vedrai che il divertimento sarà assicurato!!!!! se vuoi dei nomi non hai che da chiedere!!!
good night good luke and good rock
ciao z@mbo

Anonimo ha detto...

Io resto sempre più sconcertato dal fatto che chiunque trovi qualcuno che non è d'accordo con lui, inizia a offendere e ad aggredire. Magari poi sono gli stessi che vanno allo stadio a tifare e al momento di votare rispondono: "io di politica non ci capisco niente". Z@mbo, scusami tanto ma di rock negli Eels ne vedo poco anche io. E poi chi ti dice che il nickname non possa essere legato a qualcos'altro che quello che pensi tu? Insomma a regà: ABBASTA!
stufomarcio

Niky Rocks ha detto...

Grazie per la lezione sulla storia della musica. A proposito, puoi spiegarmi che generi sono il "melanconico tranquillo" e il "blues assordante"? Te ne sarei grata.
Invito i prossimi commentatori a osservare, più che vedere, che questo blog NON è un blog di critica musicale né tantomeno ha la pretesa di esserlo. Leggete da qualche parte commenti sulla musica degli Eels in questione? O forse la mia è una recensione di un'esperienza personale? Non mi sono infatti permessa di criticare gli Eels a livello artistico, e ho premesso che non ne so nulla di loro. Quello che ho fatto è stato registrare la mia PERSONALE impressione di come questi (o questo che dir si voglia) si siano confrontati con il pubblico romano. Onestamente non mi è piaciuto. Forse c'è gente che è stata persino contenta di non aver assistito nemmeno a un bis e al saluto finale. That's all. Leggete prima di aggredire, per quel che mi riguarda anche io comincio a cantare: "sai cos'è l'isola...".

ghettoculturale ha detto...

Gabbiano Blu, dove sei?

Anonimo ha detto...

CARA NICKY DIVERTENTI TUTTE DIATRIBE SU MR. E...... COMUNQUE CONSTATO CON PIACERE CHE A ROMA PARLANO TUTTI E SOPRATUTTO COMPRENDONO L'INGLESE PERFETTAMENTE. A MILANO ABBIAMO FATTO UN PO FATICA ...E COMUNQUE DETTO TRA NOI (MA SENZA FARLO SAPERE AGLI ALTRI...) PUR ESSENDO UN AMMIRATORE DI MR.E (NON UN FAN LA PAROLA MI FA ORRORE)...QUELLO CHE E' TROPPO E TROPPO.............
PS: UN INTERROGATIVO ? GLI AMMIRATORI DI MR. E SARANNO DI DESTRA O DI SINISTRA ??????????
BUONA GIORNATA
BOBROCK

Anonimo ha detto...

Ciao Niky, prima di tutto vorrei, a distanza di un mese, richiederti scusa per il mio esordio offensivo sul tuo blog, scusa sono ancora dispiaciuto. In seconda battuta, se hai un pò di tempo e se ti va ovviamente, mi farebbe piacere che tu leggessi la bella "recensione" di Carlo Bordone del concerto di Mr.E sul Mucchio Selvaggio(il numero di aprile, appena arrivato nelle edicole). Non c'è ombra di provocazione nelle mie parole, te lo assicuro!
Grazie e a presto!
Ciao.
JuniorBonner

Niky Rocks ha detto...

Ciao Junior, bentornato.
Grazie della proposta, la leggerò molto volentieri.